Storia

Locarno vanta una lunga tradizione musicale che trova origine nei concerti d’organo durante le funzioni religiose, nelle bande presenti alle processioni, alle feste patriottiche o al carnevale, nei concerti da camera dei colti salotti della borghesia, al teatro, oppure nei concertini per i turisti nei giardini pubblici o al Kursaal.

Fino a circa un secolo fa la musica era segno di festa: per poterla ascoltare si doveva suonarla. Oggi, al contrario, la musica è diventata una componente essenziale della società. Il cambiamento non è stato immediato e si è cristallizzato negli anni ‘70 del XX secolo, che corrisponde a un generale rinnovamento degli standard di vita, con la diffusione di nuove tecnologie e di nuove esigenze della gioventù. Sono gli anni della rivolta alla Magistrale, del Campo della gioventù, del trasferimento del Festival del film in Piazza Grande, delle prime mostre d’arte al Castello, della costruzione del Liceo e della Scuola Media. Ha così preso corpo un cambiamento etichettabile come la “democratizzazione degli studi”, la “cultura per tutti” e l’”occupazione del tempo libero”.

Nel 1978 fu istituito il doposcuola per occupare i bambini nelle ore post scolastiche. Durante la primavera un gruppo di promotori di cui faceva parte il compositore Gerhard Maasz, il municipale e ispettore scolastico Dante Bertolini e l’avv. Ermes Borioli presentarono al Municipio un progetto di una scuola di musica, la cui realizzazione fu affidata a due giovani maestri, Giancarlo Dillena e Fernando De Carli. Il Municipio fu disponibile, ma non senza reticenze: temeva una concorrenza con la Musica Cittadina. Inoltre i corsi di musica non rispettavano le direttive cantonali per il doposcuola e perciò la Scuola popolare di musica (SPML) fu considerata un caso a sé. Ma ebbe successo e coinvolse ben presto più di 200 allievi, seguiti da 7 docenti.

Tra i progetti della prima ora della SPML vi furono i corsi di iniziazione musicale per sviluppare la capacità d’ascolto, un’opera pionieristica nel Ticino. Inoltre la SPML organizzava corsi di ritmo e percussione, di flauto, di chitarra e di pianoforte. Nel 1983 ai promotori subentrarono il direttore Giuseppe Varini e il vice direttore Peter Treichler. Con la consulenza del prof. Livio Vanoni fu avviato il corso di musica d’assieme e si diede vita a collaborazioni con l’Accademia Vivaldi e con il Gruppo Genitori; con l’Accademia di musica della Svizzera Italiana furono organizzati degli “intermezzi” musicali e corsi per adulti.

L’impegno finanziario del Comune per la scuola aumentò con la qualità professionale dell’offerta e con il moltiplicarsi degli allievi, che furono ben presto più di quattrocento. Lo spirito popolare dell’istituzione fu sottolineato nel 1984 introducendo tasse d’iscrizione scalari in proporzione al reddito, scelta che però fu sconfessata da un ricorso al Consiglio di stato. Ciò portò a riconsiderare le basi economiche e fu auspicata una maggiore collaborazione tra le scuole di musica attive in città. Fu istituita una Rodolfo Huber Archivista comunale e Presidente dell’Associazione amici SPML dal 2011 al 2016 Decimo anniversario SPML 7 commissione di studio dove però infine prevalse l’idea che la ricchezza culturale nasce dalla varietà dei progetti e delle offerte e non da un’uniformità razionale.

Nel 1988, festeggiato il X° anniversario, la SPML dovette aggiornare il regolamento e fu l’occasione per confrontarsi sulle finanze, sull’organizzazione e sugli scopi della scuola. Tra le questioni aperte c’era il successo che la scuola riscontrava tra allievi non domiciliati nel comune e che perciò approfittavano delle favorevoli tasse d’iscrizione rese possibili dal sussidio garantito da Locarno. L’aggettivo “popolare”, nella designazione della scuola, sembrava poco adatto a descrivere un insegnamento professionale qualificato. Fu perciò proposto di istituire un’associazione o una fondazione dando alla scuola una struttura autonoma e rivolta alla regione. L’istituto dispensava una formazione musicale generale, con sbocchi differenziati, ciò che lo distingueva da altre formazioni più mirate a generi musicali specifici. L’approfondimento, che aveva portato al licenziamento cautelativo dei docenti, in modo da lasciar aperte tutte le opzioni, portò infine a confermare gli obiettivi e l’organizzazione della SPML. Fu mantenuto anche l’aggettivo “popolare” per sottolineare l’intento di dare la possibilità a tutti di partecipare ai corsi musicali. Furono però aumentate le tasse per i non domiciliati in modo che contribuissero di più alla copertura dei costi. La SPML ha così potuto proseguire il suo cammino variando nel tempo le manifestazioni e le proposte in base alle esigenze dell’insegnamento e agli interessi degli allievi: ricordiamo tra altri il corteo dei “gai pifferai”, i concerti nelle case per anziani, il concerto natalizio nella sala della Sopracenerina, il saggio di fine anno, le collaborazioni con la Banda di Minusio, col Coro Calicantus, col Teatro Dimitri. La qualità dell’insegnamento fu verificato con le “prove di livello” seguite dal consulente Giovanni Galfetti. L’impegno è stato riconosciuto nel 1996 quando la SPML è stata ammessa nella Federazione delle Scuole di musica ticinesi, che a sua volta fa parte dell’Associazione svizzera delle scuole di musica.

Una tappa importante è stata conseguita nel 2000 con l’inaugurazione della nuova sede in Casa Bastoria a Solduno, ciò che ha dato alla SPML un punto di riferimento e nuova visibilità. Nel contempo lo slancio da cui erano nate le iniziative degli anni ’70 si era esaurito e si erano modificate le priorità dell’impegno pubblico. La politica culturale comunale fu per qualche tempo ridotta ad ancella del promovimento economico-turistico. In quest’ottica, per razionalizzare, si voleva fondere le istituzioni musicali cittadine a discapito dell’arricchente diversità di scopi, tradizioni e esperienze. E nuovamente diventò un tema il costo dei molti allievi della SPML domiciliati nei comuni vicini. Nel 2005, in questo contesto difficile, la capo dicastero cultura Tiziana Zaninelli promosse la fondazione dell’Associazione degli amici della SPML per dare un sostegno visibile alla scuola. La presidenza fu affidata a Anna Pedrazzini. Parallelamente la direzione SPML si impegnò per ridurre il disavanzo sussidiato dal comune. Un successivo adeguamento delle tasse d’iscrizione ha infine permesso di ritrovare tranquillità.

Ripercorrendo la cronaca dei 4 decenni di vita della scuola è sorprendente vedere la tenacia e la continuità che contraddistingue il corpo docenti, diretto con entusiasmo da Giuseppe Varini. Molti sono i docenti, presenti fin dai primi anni, al cui impegno la scuola deve molto. Il progetto proposto nel 1987 si è rilevato lungimirante. Nel 2012 è stato approvato in votazione il decreto federale sulla promozione musicale ed ora tutti i bambini e i giovani devono poter avere la possibilità di imparare a suonare uno strumento o di svolgere un’attività legata alla musica: il contributo della SPML di Locarno per raggiungere questo obiettivo è essenziale.

Rodolfo Huber
Archivista comunale e Presidente dell’Associazione amici SPML dal 2011 al 2016

Ultimo aggiornamento pagina: 26.07.2017, 17:22