Conferenza di Guido Lenzi. La diplomazia: passato, presente e futuro ed il Patto di Helsinki
Ciò che accadde cento anni fa a Locarno potrebbe fornirci un utile insegnamento. Non si trattò solo della riconciliazione franco-tedesca, ma della sistemazione continentale post-bellica, con la trasformazione da bilaterale in multilaterale della diplomazia e dell’intero sistema di rapporti continentali. Inaugurando la stagione dell’internazionalismo liberale, collaborativo invece che antagonistico.
Lo ‘spirito di Locarno’ fu invocato per ricomporre un’Europa dilaniata, consolidando l’autorità della Lega delle Nazioni. Una breve illusione, per il mancato impulso di quanti avrebbero dovuto assumersene la responsabilità, così come dopo la sconfitta del Nazismo, e ora dopo la caduta del Muro. Le premesse parevano poste con l’Atto Finale di Helsinki del 1975. Un codice comportamentale, dagli impegni politici piuttosto che giuridicamente vincolanti, al quale la diplomazia svizzera ha contribuito in modo determinante.
Quel che accade in Ucraina sollecita nuovamente la coscienza europea.
Guido Lenzi
Ambasciatore italiano, ha svolto la sua carriera diplomatica dal 1964 al 2007, nelle sedi di Algeri, Losanna, Londra, Mosca, ONU New York, e come Rappresentante Permanente all'OSCE a Vienna. È stato Direttore dell'Istituto Europeo di Studi di Sicurezza a Parigi, Vice Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri, e Consigliere Diplomatico di Ministri della Difesa e dell'Interno. Ha insegnato all'Università della Valle d'Aosta e pubblicato articoli su varie riviste di relazioni internazionali. Autore di Internazionalismo Liberale: attori e scenari del mondo globale (Rubbettino, 2014), La Diplomazia: passato, presente e futuro (Rubbettino, 2020).
Con il sostegno della Fondazione Magna Charta e della Fondazione cultura nel Locarnese.