Shelters from the Storm

Spettacoli, teatro e Cabaret
Mostre ed esposizioni

dal 27.09.2025
al 01.11.2025

La Rada, via alla Morettina 2

Maggiori informazioni
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Shelters from the Storm

Dal 27 settembre al 1° novembre 2025

Con Aldo Mozzini, Lucia Cristiani, Rachele Monti, Rebecca Solari, Tristebacio Club

Curata da Yimei Zhang e Tommaso Gatti

Vernissage: SABATO 27 SETTEMBRE 2025 dalle 18:00 alle 22:00 a La Rada. Dalle 19:00 performance Spüda di Rebecca Solari in collaborazione con i musicisti della banda ticinese Sonada Balossa presso la Rotonda di Locarno.

Brunch con le artiste e gli artisti: Domenica 28 settembre 2025, dalle 12:00 a Spazio Elle.

Orari di apertura della mostra:
Venerdì e sabato, dalle 15:00 alle 19:00 e su appuntamento scrivendo a: direzione@larada.ch

La Rada - Spazio per l’arte contemporanea è lieta di invitarvi al terzo appuntamento del 2025 del programma espositivo OUTSIDE OF US, con la mostra collettiva che presenta le opere di Aldo Mozzini, Lucia Cristiani, Rachele Monti, Rebecca Solari, Tristebacio Club.

Shelters from the Storm è il titolo della mostra collettiva a cura di Yimei Zhang e Tommaso Gatti presso La Rada di Locarno. Si tratta di una mostra omaggio allo spazio che per tanti anni ha rappresentato un luogo di confronto e condivisione: una "rada", appunto, approdo al riparo da venti e marosi"

Il titolo trae ispirazione da un celebre brano di Bob Dylan (1975), in cui la tempesta è metafora di un mondo inospitale e ostile. Le opere in mostra mettono in scena una tensione tra protezione e vulnerabilità, indagando l’abitare come gesto precario, in un’epoca di nomadismi, confini porosi e architetture che nascono come rovine. Case che non sono dimore, ma il fragile rifugio di chi cerca asilo nella caducità.

Ogni artista interpreta il tema del rifugio a modo proprio: dalle strutture precarie di Aldo Mozzini alle installazioni materiche di Lucia Cristiani, dalla performance di Rebecca Solari alle immagini perturbanti di Tristebacioclub, fino agli interventi cromatici di Rachele Monti. Insieme, le opere delineano un orizzonte poetico in cui il gesto dell’abitare diventa esperienza estetica e politica, luogo di resistenza e di apertura verso l’altro.